lunedì 2 gennaio 2012

Un Natale di ordinario Piemonte

Natale in un luogo dove anche i manici delle pentole sono fatti in casa.


Tris di affettati home made: moccetta di capriolo, lardo e coppa.


















Non fatevi ingannare: sono 4 salami diversi: 'nuovo', al peperoncino, al Barolo e al Barbaresco (ancora una volta, fatti in casa).



















Tanto per sgranchirsi le gambe (siamo ancora agli antipasti): cotechino autoprodotto e lenticchie del mio cusiggno Fabio.












L'immancabile bagna cauda (in versione tranquilla), con pentola successivamente portata in tavola per eventuali sopravvissuti.


E dopo il riscaldamento, si inizia con il gioco duro: ragu' da mille e una notte...

... per agnolotti da Oscar.
3 gg di lavoro (1 per preparare i 2 arrosti, 1 per la pasta, spessisima, da mordere, 1 per il sugo e gli spinaci per il ripieno).
Ne è uscita una meraviglia ed un proposito: anzichè iscrivermi a qualche ridicolo corso di pasta fresca, andrò direttamente alla fonte di tanta sapienza: un week end dalla Lalla a imparare a fare gli agnolotti con lei.





Si prosegue con tasca ripiena...


















... con carote e finocchi.




















Pausa di riflessione...
















... e affondo finale: ciambella gigante di pasta choux con crema chantilly...

... biscotti e frittelle al miele mi pare calabresi...

3 commenti:

  1. Con tutto il cuore da uno che ha passato il Natale lontano dal Piemonte... TI ODIO! Pubblicare queste foto e' pura cattiveria

    RispondiElimina
  2. Foto bellissime, complimenti! Il raù è da mille e una notte perchè quello è il tempo di cottura?? Ho una richiesta: la ricetta della bagnacauda please!!

    RispondiElimina
  3. Obbedisco! Ma devo chiederla alla Mamma e/o alla Lalla perchè sono loro le detentrici della pozione magica, io ammetto di averne sempre e solo approfittato!

    RispondiElimina