mercoledì 30 novembre 2011

La puttanesca della Conchiglia

La pasta alla puttanesca è effettivamente un piatto semplice e quasi banale, tuttavia l'estate scorsa ho assaggiato la puttanesca del ristorante La Conchiglia di Porto San Paolo e nulla è stato più come prima.
Il suddetto ristorante è una semplice pizzeria specializzata in piatti di mare, uno di quei posti con le tovaglie di carta e le porzioni ciclopiche. Ma la puttanesca... durante le vacanze l'ho mangiata con soddisfazione per ben 2 volte, e poi ancora a fine settembre (quando il sogno si è un pò infranto perchè in cucina è scappata un pò la mano sull'aglio.. ma vabbè).
Da allora continuo a sognarla ma non  l'ho ancora cucinata.. comunque ho preso appunti e non appena avrò il coraggio di cucinarmi 3oo gr di pasta tutti per me, mi farò una bella puttanesca.

INGREDIENTI
- spaghettoni
- sugo di pomodoro
- peperoncino
- prezzemolo
- olive nere denocciolate
- pinoli
- pomodori pachino tagliati a metà
- acciughe
- capperi
- pecorino grattugiato

lunedì 28 novembre 2011

Esperimenti fotografici

torta paura assaggiata sabato sera (ma il nome del pasticcere non lo ricordo proprio, devono intervenire Manu e Gianlu)




















ottima birra Amarcord "Volpina" (rossa, ovviamente)






















esperimento della Lalla: frolla, purè di ananas e mele

domenica 20 novembre 2011

Deep Piemonte

Il Casot di Serra Perno (AT)
nuke.ristorantedelcasot.it 
Insieme ad Alice, non è solo uno dei miei ristoranti preferiti, ma è anche un posto del cuore.
I posti del cuore sono quelli vissuti dall'interno, quelli in cui conosci per bene lo chef, hai avuto occasione di guardarlo cucinare, ti ha raccontato come sono nate le sue ricette, ti ha dato bocconi delle sue anteprime e piatti da portare a casa; e sono quelli in cui vai quando ci sono occasioni sempre speciali.
Si da il caso che il Casot si trovi a 50 metri da casa mia (dei miei..). Per ovvi motivi di vicinanza quindi, fin da quando ero piccola in quel ristorante ci siamo sempre andati spesso, ma è solo con la gestione di Ivan - lo chef - e dei suoi genitori (questa sì che è una vera gestione familiare, sono loro 3 + uno storico  cameriere, giovane ed entusiasta!) che il ristorante ha raggiunto livelli altissimi.
Diciamo che la famiglia Cravero, con amici e parenti, bivacca al Casot almeno una volta al mese... la Mia Mamma ed Ivan si scambiano le rispettive galuperie (in genere trippa vs baciuà). Insomma, qui si parla di legami proprio stretti.
Il Casot è un inno alla cucina piemontese. Come se mia nonna e tutte le mie parenti fossero in cucina tutte insieme ma assistite da qualcuno che cucina non solo per passione come loro ma per mestiere.
L'ambiente è semplicissimo ed accogliente, quindi quando ti arrivano questi piatti che oltre ad essere perfetti nella sostanza sono anche curatissimi nella presentazione, resti a bocca aperta...
Il fritto misto alla Piemontese (con tutti i pezzi come Dio comanda, ma fatti sul momento e serviti in sequenza); i tagliolini all'uovo color tuorlo d'uovo tendente allo zafferano; il ragù (rosso o in bianco) migliore che abbia mai assaggiato; gli gnocchi di patate con fonduta di raschera, serviti nella cialda di parmigiano; la carne cruda alle 3 maniere; il mitico peperone alla piemontese; tutti i possibili agnolotti real Piemonte (gobbi, plin, ecc.); il leggendario tortino caldo al gianduia con il barolo chinato; e lo zabaione servito praticamente in una zuppiera. E poi le porzioni VERE (anche questo è Piemonte); i grissini incredibili. La carta dei vini.
Insomma, se si vuole mangiare Piemontese, c'è un unico posto ed è questo.
(ndr: se vi trovate da quelle parti e decidete sagggiamente di non mettervi alla guida sfidando i numerosi controlli - ricordate che in Piemonte è obbligatorio andare pesante con il vino, altrimenti il pasto lo si gode solo a metà - potete fermarvi all'agriturismo Tenuta Polledro, carinissimo, raccolto (solo 5 stanze, tutte nuove), con proprietari squisiti e una crostata ad attendervi la mattina successiva che è un capolavoro - se trovo il coraggio devo chiamare la signora dell'agriturismo per chiederle la ricetta).

Ecco perchè la 'truffles night' (che consiste in una ventina di amici milanesi che calano al Casot felici e pieni di appetito per gustarsi la vera trifula senza farsi peraltro spennare) è giunta quest'anno alla terza, gloriosa edizione.
Ecco il resoconto.


Insalatina di baccalà cotto al latte con rondelle di patate e burro fuso

Fonduta.. per me, sempre l'abbinamento migliore
















Agnolotti gobbi d'Asti



















 La carne cruda alle 3 maniere (battuta al coltello, filetto scottato e involtino di carpaccio e robiola)



Il dolce del casot



Il tortino caldo al gianduia con barolo chinato



Jack felice con il suo tortino caldo al gianduia e barolo chinato!



Plumcake salato con caprini e albicoccche

Ricettina veloce ma sfiziosa attinta dal Cavoletto.
Si tratta di un plumcake salato che si può servire da solo (come torta salata o come super sostituto del pane) o per accompagnare salumi e formaggi (io l'ho abbinato a castagne lessate e lardo di colonnata). Ottimo se servito tiepido.

INGREDIENTI
- 200 g farina
- 3 uova
- 100 g olio e.v. oliva
- 100 g latte
- 100 g caprino fresco
- 100 g caprino stagionato (io uso il buche de chevre)
- 75 g albicocche secche
- 15 foglie basilico
- 1 bustina lievito per torte salate
- mezzo cucchiaino paprika dolce
- sale e pepe

PREPARAZIONE
Sbattere con la frusta il latte con il caprino fresco, aggiungere le uova, l'olio, la paprika, il sale e il pepe.
Unire la farina setacciata con il lievito e le albicocche tagliate a striscioline, il caprino stagionato sbriciolato ma non troppo e il basilico spezzettato a mano.
Versare l'impasto in uno stampo da plumcake rivestito di carta forno e infornare a 180 per 35-40 minuti.

giovedì 17 novembre 2011

Nel paese delle zucche

Ecco una carrellata di fantastiche zucche in parata a NY per Halloween.
Non sono bellissime? Non ho resisitito alla tentazione di fotografarle, erano ovunque!
Diciamo che sono state un'ottima scusa per fare un pò di esercizio di fotografia! ;-)










mercoledì 16 novembre 2011

La dolce mela - parte seconda

Ed ecco la seconda parte del resoconto newyorkese!


Ristoranti

The red cat
theredcat.com 
Ristorante piuttosto rinomato: consigliatoci dal grande gourmet Ludovico, da lui definito 'americanissimo', non ha deluso le aspettative.
Ambiente purtroppo assai rumoroso ma servizio ottimo, propone menu creativo ma non troppo.
Io ho provato il saute di zucchini con mandorle croccanti e scaglie di pecorino (buono ma un pò untino per pretendere di essere una scelta leggera..) e la razza saltata (ammetto che nonostante il mimo della cameriera, mica lo avevo capito che era razza!!) con cavolfiori caramellati e capperi.
Conto presumo salatissimo però carino, dai!


Barbuto
barbutonyc.com
Scoperto per caso passeggiando dopo un giro sulla High Line,è un ex garage (c'è ancora la saracinesca) al piano terra di una galleria. Altro ambiente rumoroso, serve cucina un pò italiana, pesantella ma proprio godibile!
Abbiamo iniziato con delle bruschette con zucca, lardo e chevre davvero super; io intrepida ho continuato con gnocchi saltati con zucca, pesto di semi di zucca e rosmarino (pesantissimi ma che buoni!! navigavano in una salsina sicuramente molto burrosa ma con qualche altro ingrediente color caramello che non sono proprio riuscita ad identificare) ed abbiamo concluso con assortimento di biscottini tiepidi (ancora burrosissimi), tra i quali spiccavano dei micro brownies che si scioglievano in bocca tipo velluto sulla lingua!
Insomma si è capito, il Barbuto mi è proprio piaciuto.

martedì 15 novembre 2011

Ho inventato un'insalata!

Il giorno che sono capitata per la prima volta da Fresh&Co sono stata subito stregata dal reparto insalate...
Mi si sono parati dinnanzi duemila possibili ingredienti diversi e, colta da evidente ispirazione, ecco qua cos'ho prodotto. Anche gli omini verdi tipici del posto si sono complimentati con me per l'abbinamento originale che, devo dire, è davvero buono.
Unico warning: se non siete fan dell'accoppiata dolce-salato, per la quale io palesemente vado matta, questa ricetta non fa per voi!!

INGREDIENTI
- spinacini novelli
- carote a julienne sottile
- cubetti di zucca stufati e conditi con poco olio e pepe nero
- gamberi al vapore (belli grossi!)
- pomodori secchi sminuzzati
- lamponi secchi
- spicchi di arancia pelati al vivo
- fave (ingrediente che ho aggiunto xè avevano un colore davvero bellissimo, verde brillante, e perchè le mangio proprio di rado, ma devo dire che non aggiungono molto alla composizione, estetica a parte..)
- dressing con emulsione di miele ed aceto balsamico

giovedì 10 novembre 2011

Le bruschette del Barbuto








Ecco una ricetta veramente goduriosa testata al Barbuto di New York.
Uno dei tanti piatti con cui mi sono proprio tolta la voglia di pumpkin!!

INGREDIENTI
- pane tipo toscano
- zucca
- lardo di colonnata a fette sottili
- formaggio tipo chevre
- foglie di salvia

PREPARAZIONE

Affettare il pane in fette alte circa 2-3 cm e tostarlo velocemente in forno. Cuocere la zucca in forno, dopodichè ridurla a purè e mescolarvi il formaggio. Spalmare il purè sul pane, aggiungere una fetta di lardo e 1 foglia di salvia fritta (ma non pastellata). Passare in forno e servire caldo ma non caldissimo.

lunedì 7 novembre 2011

La dolce mela - parte prima

Ecco la prima parte del resoconto dei migliori gastroluoghi in cui sono stata.
Ho fatto alcune piacevoli scoperte, c'è stata qualche piccola delusione, ed ho notato che gli americani stanno proprio imparando a fare l'espresso!


Brunch e spuntini

Fresh & Co.
http://www.freshandconyc.com/
Provato per caso, è un posto tutto verde che serve colazione e soprattutto pranzi veloci a base di healty food, con ottima scelta di insalate, zuppe, pasta e panini.
La cosa più carina è la linea dove ci si può comporre la propria insalata: gli ingredienti ed i dressing tra cui scegliere sono veramente infiniti, e poi c'è l'omino verde che te la condisce e sminuzza sul momento.
E' qui che ho inventato un'insalata super buona (infatti sono tornata una seconda volta a ri-mangiarla per verificare che il mix perfetto fosse proprio quello..), infatti l'omino verde si è proprio complimentato per la scelta di ingredienti strana ma dall'aria invitatante!
Anche l'espresso è buono.

Baked by Melissa
http://www.bakedbymelissa.com/#
Trattasi di posto incredibile in cui fanno esclusivamente cupcakes, coloratissimi e minuscoli - non più grandi di 1 pollice!
Ne ho provati 3 e sono buonissimi. Peccato ci sia solo a NY, perchè immagino che presentarsi ad una cena con un bel vassoio pieno di quelle miniature golose debba fare proprio la sua figura!!







Varie foodiste

Sale, fiori e cioccolato
http://www.atthemeadow.com/

Negozietto del West Village che è davvero un gioiellino, sia per i prodotti sia per la mise en place.
Vende una varietà impressionante di sali da cucina provenienti da ogni immaginabile Paese, con colori e profumi davvero inconsueti.. e prezzi proporzionati!
Ci sono poi una bella offerta di cioccolato da intenditori (in gran parte italiano) e, stranamenti, di fiori.







Zabar
http://www.zabars.com/
Zabar è un posto leggendario, e non saprei spiegarne il motivo.
E' un buco di negozio di gastronomia e utensili da cucina, in una zona tristarella, con commessi che parlano l'inglese peggio di me e che sono scortesi come non mai (cosa peraltro rarissima a NY).
Eppure sarà per l'odore così particolare che lo pervade (un misto di formaggio, panetteria, falafel, cibo kosher e dolci al burro), per quell'aria caotica da bazar orientale o non so per cos'altro, è comunque un posto che, da gastronauti, va assolutamente visto.
Io ho fatto incetta di marmellate che qui troverei a fatica (rabarbaro, sour cherry ecc) e di qualche accessorio da cucina mai visto (il cui utilizzo ho dovuto indovinare da sola perchè i commessi manco morta che ti danno retta).






Whole food market
http://www.wholefoodsmarket.com/
Paradiso gastronomico in cui ci ha portati un giorno per pranzo Marchino il Goloso, è un food market con possibilità di acquistare qualsiasi cibo immaginabile e consumarlo sul posto.
Da paura!!



Qui per una volta non volevo fotografare il cibo ma il cappello della macellaia alla cassa!!






La foto purtroppo è un piccolo disastro, ma una torta a forma di testa di lupo andava assolutamente immortalata!!









Il paradiso della polpetta...




Ristoranti
Bell Book and Candle
Il nome di questo ristorante è tratto dal titolo di un vecchio film del '58 con Kim Novak.
L'avevo scovato tempo fa in una recensione, che mi aveva colpito perchè raccontava che lo chef utilizza quasi esclusivamente le verdure coltivate nell'orto situato sul tetto del palazzo in cui si trova lo stesso ristorante.
Il locale è carino, la cucina discreta. Sono famosi per le cozze fritte e il crumble di mele fatto con la crosta di pane anzichè con le consuete briciole di frolla (provati entrambi, ma non mi hanno entusiasmato). Buono invece il 'gin & tonic wild salmon' (anche se il gin non si sentiva!) con cavolfiori caramellati.

  


Bubby's
bubbys.com/tribeca
Era il mio posto del cuore e purtroppo mi ha deluso un pò perchè non è come lo ricordavo.
Ai tempi del mio primo viaggio a NY con Manu e Gianlu l'avevamo eletto nostro ristorante top: ci avev conquistato con le mitiche patatine 'tipo quelle delle pacchetti ma fatte in casa', in porzione faraonica e coperte da una colata di blue cheese. E poi c'era l'imbarazzante burrito gigante con i black beans, e le torte stile Nonna Papera.
Nel 2006 l'avevo ritrovato immutato, e avevo continuato ad obbligare chiunque mettesse piede nella grande mela a farci per lo meno un salto per il brunch.
Ora qualcosa è cambiato: i sopra citati piatti non ci sono più, i prezzi sono esplosi, mi hanno portato una patata dolce gelata all'interno e i piatti degli altri non erano all'altezza del ricordo che avevo.
Va reso onore alla crema di zucca, che era deliziosa, e anche la 'mile high apple pie' (quella di Nonna Papera) aveva un aspetto niente male.
Insomma, diamogli una seconda possibilità, e se qualcuno si trova a passare di lì mi faccia sapere.




Peter Luger
http://www.peterluger.com/
Ci siamo andati su consiglio della Silvietta ed è stata la miglior cena di tutta la vacanza!
Il menu prevede in pratica il solo trionfo della bistecca: enorme, tenerissima, cotta al forno con le spezie ed una montagna di burro... la più buona che abbia mai mangiato. Viene accompagnata da creamed spinach (in un mare di burro), german potatoes (in un altro mare di burro) e dai più incredibili onion rings fritti della mia vita!
Per concludere questo fiero pasto, la splendida 'Luger's Special "Holy Cow" Hot Fudge Sunday', servita con 'schlag' fatta in casa (ossia con una panna montata dalla consistenza quasi marmorea). Peccato che il Marchino ed io, additati al pubblico ludibrio perchè completamente soggiogati da questa torre di calorie dolci, non abbiamo potuto finircela a cucchiaiate in santa pace.. rimorso che mi porterò nella tomba.
Conto decisamente salato, ma ne vale proprio la pena.