nuke.ristorantedelcasot.it
Insieme ad Alice, non è solo uno dei miei ristoranti preferiti, ma è anche un posto del cuore.
I posti del cuore sono quelli vissuti dall'interno, quelli in cui conosci per bene lo chef, hai avuto occasione di guardarlo cucinare, ti ha raccontato come sono nate le sue ricette, ti ha dato bocconi delle sue anteprime e piatti da portare a casa; e sono quelli in cui vai quando ci sono occasioni sempre speciali.
Si da il caso che il Casot si trovi a 50 metri da casa mia (dei miei..). Per ovvi motivi di vicinanza quindi, fin da quando ero piccola in quel ristorante ci siamo sempre andati spesso, ma è solo con la gestione di Ivan - lo chef - e dei suoi genitori (questa sì che è una vera gestione familiare, sono loro 3 + uno storico cameriere, giovane ed entusiasta!) che il ristorante ha raggiunto livelli altissimi.
Diciamo che la famiglia Cravero, con amici e parenti, bivacca al Casot almeno una volta al mese... la Mia Mamma ed Ivan si scambiano le rispettive galuperie (in genere trippa vs baciuà). Insomma, qui si parla di legami proprio stretti.
Il Casot è un inno alla cucina piemontese. Come se mia nonna e tutte le mie parenti fossero in cucina tutte insieme ma assistite da qualcuno che cucina non solo per passione come loro ma per mestiere.
L'ambiente è semplicissimo ed accogliente, quindi quando ti arrivano questi piatti che oltre ad essere perfetti nella sostanza sono anche curatissimi nella presentazione, resti a bocca aperta...
Il fritto misto alla Piemontese (con tutti i pezzi come Dio comanda, ma fatti sul momento e serviti in sequenza); i tagliolini all'uovo color tuorlo d'uovo tendente allo zafferano; il ragù (rosso o in bianco) migliore che abbia mai assaggiato; gli gnocchi di patate con fonduta di raschera, serviti nella cialda di parmigiano; la carne cruda alle 3 maniere; il mitico peperone alla piemontese; tutti i possibili agnolotti real Piemonte (gobbi, plin, ecc.); il leggendario tortino caldo al gianduia con il barolo chinato; e lo zabaione servito praticamente in una zuppiera. E poi le porzioni VERE (anche questo è Piemonte); i grissini incredibili. La carta dei vini.
Insomma, se si vuole mangiare Piemontese, c'è un unico posto ed è questo.
(ndr: se vi trovate da quelle parti e decidete sagggiamente di non mettervi alla guida sfidando i numerosi controlli - ricordate che in Piemonte è obbligatorio andare pesante con il vino, altrimenti il pasto lo si gode solo a metà - potete fermarvi all'agriturismo Tenuta Polledro, carinissimo, raccolto (solo 5 stanze, tutte nuove), con proprietari squisiti e una crostata ad attendervi la mattina successiva che è un capolavoro - se trovo il coraggio devo chiamare la signora dell'agriturismo per chiederle la ricetta).
Ecco perchè la 'truffles night' (che consiste in una ventina di amici milanesi che calano al Casot felici e pieni di appetito per gustarsi la vera trifula senza farsi peraltro spennare) è giunta quest'anno alla terza, gloriosa edizione.
Ecco il resoconto.
Insalatina di baccalà cotto al latte con rondelle di patate e burro fuso
Fonduta.. per me, sempre l'abbinamento migliore
Agnolotti gobbi d'Asti
La carne cruda alle 3 maniere (battuta al coltello, filetto scottato e involtino di carpaccio e robiola)
Il dolce del casot
Il tortino caldo al gianduia con barolo chinato
Jack felice con il suo tortino caldo al gianduia e barolo chinato!
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